Carta Dedicata a te 2024, arriva la ‘fregatura nascosta’, ecco chi non riceverà la ricarica

Sono numerose le novità inerenti la Carta Dedicata a Te 2024, ma non sono tutte positive, anzi per alcune famiglie sarà una delusione.
Il Ministero dell’Agricoltura ha approvato il decreto con cui si va a regolare l’erogazione/ricarica delle social card dedicata a te, ideata dal Governo Meloni per contrastare la povertà in Italia.
chi non riceve la ricarica carta dedicata a te
Il Ministro Lollobrigida mentre illustra le novità della Carta Dedicata a Te – Cacaonione.it – Foto: Ansa
Inizialmente si era pensato ad un ampliamento nella misura, tanto che era stata annunciata la distribuzione di 300 mila nuove card, cosa che sarà attuata, ma adesso arrivano pessime notizie.

Carta Dedicata a te, la misura del Governo Meloni lascia l’amaro in bocca a tante famiglie

Il Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, in accordo con i ministeri del Lavoro, dell’Economia e delle Imprese, ha divulgato gli aggiornamenti per quanto riguarda la social card destinata alle famiglie povere.
ricarica social card dedicata a te
Gli italiani sono sempre più poveri, lo dicono ISTAT e Caritas – Cacaonline.it
Ci sono infatti importanti novità, e non tutte saranno accolte con piacere. Sebbene la ricarica sarà aumentata, arrivando a 500 euro, alcune famiglie saranno escluse, anche chi ha ricevuto la card l’anno scorso.
Infatti tra i requisiti previsti per l’accesso alla carta dedicata a te c’è ovviamente l’ISEE, che non deve superare la soglia dei 15 mila euro. Inoltre, i richiedenti non dovranno essere già beneficiari di ulteriori sostegni economici, come ad esempio:
  • CIG, ovvero cassa integrazione guadagni;
  • Naspi o Dis-Coll;
  • Indennità di mobilità;
  • Assegno di inclusione e supporto per la formazione e il lavoro;
  • carta acquisti da 80 euro;
  • ogni tipo di integrazione salariale o sostegno erogati dallo Stato.

Per accedere alla ricarica o alla nuova social card, inoltre, si dovrà sottostare a una graduatoria. La priorità – a parità di ISEE e quindi di conclamata difficoltà economica – va ai nuclei familiari composti da almeno 3 persone, di cui almeno uno dev’essere un minore nato entro il 31 dicembre 2010.

Questo significa innanzitutto che i nuclei composti da soli due componenti non hanno praticamente speranza di ottenere la card, inoltre pensiamo alle famiglie il cui unico figlio raggiunge la maggiore età proprio quest’anno: andranno sempre più in basso nella graduatoria, col rischio di non vedere affatto la ricarica.
La social card, di fatto, è l’ennesima forma di aiuto che non accontenta nessuno. I report ISTAT e Caritas sono impietosi, perché denunciano un aumento della povertà esponenziale e che sta assumendo carattere cronico, e il Governo riesce solamente a restringere i limiti di accesso alle forme di aiuto, che comunque non sono sufficienti a garantire una vita dignitosa, nemmeno ai “fortunati” che riescono ad accedervi.
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