Più persone potranno ottenere l’Assegno di Inclusione dopo che la soglia ISEE verrà alzata per l’adeguamento al tasso di inflazione.
La povertà si supera anche grazie ai sussidi statali come l’Assegno di Inclusione. Il Comitato Scientifico ha raccomandato di adeguare la soglia ISEE in base all’inflazione per ampliare la platea dei beneficiari.
Le famiglie che vivono in condizioni di svantaggio sociale ed economico possono contare su alcuni aiuti. Se fino al 2023 protagonista molto discusso è stato il Reddito di Cittadinanza, nel 2024 la misura di supporto più importante è l’Assegno di Inclusione. Questa prevede l’erogazione mensile di circa 500 euro ai nuclei che rispettano determinate soglie patrimoniali, reddituali e un limite ISEE.
Parliamo di massimo 6 mila euro di reddito familiare moltiplicati per il parametro della scala di equivalenza, di 30 mila euro di patrimonio immobiliare, da 6 a 10 mila euro di patrimonio mobiliare e di un limite ISEE di 9.360 euro. Le famiglie con minori, invalidi, over 60 che rispettano questi requisiti possono fare domanda di AdI e sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale che li impegna a intraprendere percorsi di integrazione sociale o politiche attive del lavoro. A breve la platea dei beneficiari sarà più ampia perché la soglia ISEE verrà alzata.
L’Assegno di Inclusione insieme al Supporto per la Formazione e il Lavoro permettono di rimediare alle criticità del Reddito di Cittadinanza rafforzando le politiche attive per poter far crescere l’occupazione e contemporaneamente ridurre la povertà. Il Comitato Scientifico al fine di raggiungere i traguardi prefissati suggerisce di aggiornare la soglia ISEE e il limite reddituale annuale di 6 mila euro adeguandoli ai tassi dell’inflazione degli ultimi anni.
Raccomanda, poi, l’aggiunta di misure personalizzate da affiancare al sussidio e programmi di potenziamento dei servizi che valutino le differenze tra nuclei familiari. Inoltre invita le Istituzioni locali a promuovere attività che coinvolgano attori privati sociali e del terzo settore nella valutazione di iniziative volte a migliorare i livelli di partecipazione alle misure.
Vanno anche potenziate le politiche attive del lavoro con l’aiuto delle Agenzie per il lavoro, aumentata la cumulabilità tra indennità di supporto al reddito e retribuzioni in modo tale da incentivare il tasso di impiego dei dipendenti sottoccupati e da contrastare il lavoro sommerso. Infine, il Comitato suggerisce di rendere fruibili i Progetti Utili per la Collettività principalmente da parte delle persone in età di lavoro con disagi di natura lavorativa e sociale.
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