Il tempo stringe, la nuova DSU va inviata presto. Serve l’ISEE aggiornato o si perderà il diritto a Bonus e agevolazioni. Chi deve procedere.
Non fatevi illusioni, la nuova DSU non serve per togliere dal calcolo ISEE Titoli di Stato e Buoni Fruttiferi. Per questo occorre ancora aspettare. L’obbligo di invio della Dichiarazione riguarda coloro che ad inizio anno hanno chiesto l’ISEE corrente.
Esistono due tipologie di ISEE, l’ISEE ordinario e quello corrente. Il primo ha validità un anno, da gennaio a dicembre. Ecco perché i cittadini a gennaio corrono a compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica in modo tale da ricevere Bonus e agevolazioni tutto l’anno. I dati da inserire sono quelli relativi ai due anni precedenti ossia al 2022 per il calcolo ISEE 2024.
Ma in due anni può succedere qualsiasi evento che potrebbe ridurre drasticamente il reddito o il patrimonio del nucleo familiare. Per poter avere un quadro più realistico della situazione, il contribuente potrebbe far domanda di ISEE corrente che tiene conto del reddito e del patrimonio dell’ultimo anno o degli ultimi due mesi. Tale opportunità, però, non è concessa a tutti.
L’ISEE corrente si può calcolare se c’è una variazione significativa della situazione lavorativa, una variazione riguardante i trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari non rientranti nel calcolo IRPEF, una variazione della situazione reddituale o patrimoniale significativa. La nuova DSU va presentata, per esempio, in caso di risoluzione del rapporto di lavoro, di riduzione del monte ore lavorativo, di cessazione dell’attività da lavoro autonomo, di interruzione dei trattamenti assistenziali, di variazione della situazione reddituale o patrimoniale complessiva del nucleo familiare superiore al 25%.
In questi casi si può richiedere l’ISEE corrente in modo tale da avere un valore più basso e accedere a più Bonus e agevolazioni oppure ottenere somme più elevate. Attenzione, chi ha inviato la DSU per il calcolo dell’ISEE corrente a causa di variazioni nella componente reddituale nel mese di gennaio 2024 deve procedere subito con la compilazione di una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica. La validità, infatti, è di sei mesi e non di dodici mesi come per l’ISEE ordinario.
Il modello ISEE aggiornato solo nella componente patrimoniale o in entrambi le componenti reddituali e patrimoniali, invece, vale fino al 31 dicembre dell’anno di presentazione (proprio come l’ISEE ordinario) mentre se il modello ISEE è stato aggiornato per variazioni della situazione occupazionale o nell’erogazione dei trattamenti la validità è di due mesi a partire da queste variazioni.
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