La celiachia è una patologia cronica che dà diritto all’esenzione ticket sanitario dal 2017. Qual è il codice di riferimento?
La revisione dei Livelli Essenziali di Assistenza del 2017 ha permesso alla celiachia di rientrare tra le malattie croniche invalidanti e non tra le malattie rare. I pazienti che soffrono di questa patologia possono richiedere l’esenzione dal pagamento del ticket sanitario
La celiachia è una reazione immunitaria all’assunzione di glutine che nel tempo produce un’infiammazione che danneggia il rivestimento dell’intestino tenue e comporta il malassorbimento di alcuni nutrienti. Si tratta di una patologia cronica autoimmune che causa una reazione immunitaria dell’organismo in seguito all’assunzione di glutine. Più di 200 mila pazienti hanno in Italia una diagnosi di celiachia ma se ne contano circa 400 mila senza una diagnosi.
Tra i sintomi classici della malattia la perdita di peso, il meteorismo, il gonfiore addominale, i crampi all’addome, la diarrea. La celiachia può anche essere asintomatica o accompagnata da cefalea, alopecia, debolezza muscolare, afte orali, infertilità. L’unica cura è una dieta rigorosamente priva di glutine. Niente pane, pasta, dolci, frumento, farro. Essendo una malattia cronica invalidante (non poteva più essere considerata rara colpendo 1 persona su 100) dà diritto all’esenzione ticket sanitario con codice 059.
Sospettando la malattia, il paziente dovrà seguire un percorso diagnostico che include analisi del sangue e gastroscopia con apposita biopsia. Una volta avuta la diagnosi bisognerà chiedere al medico curante il certificato attestante la patologia per poi consegnare questo documento presso l’Ufficio esenzioni dell’ASL di competenza territoriale.
Una volta riconosciuta l’esenzione ticket sanitario, il paziente potrà non pagare “Tutte le prestazioni sanitarie appropriate per il monitoraggio della patologie e delle relative complicanze, per la riabilitazione e le prevenzione degli ulteriori aggravamenti”. Rientrano nell’esenzione gli esami di controllo annuali volti a verificare l’aderenza alla dieta e l’eventuale insorgenza di ulteriori patologie autoimmuni o alterazioni metaboliche.
Si prevede anche una visita specialistica con intervista dietetica e il dosaggio degli anticorpi anti-transglutaminasi ogni due anni. Tutti questi esami non si pagheranno dopo aver ricevuto l’esenzione con codice 059. Significa che gli esami effettuati per l’accertamento della celiachia dovranno essere pagati. Una volta accertata la patologia e ottenuta l’esenzione si potrà ottenere un contributo mensile per l’acquisto di prodotti senza glutine. Tale contributo è erogato sotto forma di buoni spesa secondo le modalità decide dalla Regione di residenza e può essere speso presso farmacie, supermercati, negozi specializzati, laboratori artigianali dedicati, shop online.
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