Gratta e Vinci ‘fugge’ coi soldi vinti insieme agli mici, l’epilogo assurdo

 Arriva da Verona una storia che ha ancora molti aspetti da chiarire: tre amici hanno comprato dei biglietti del Gratta e Vinci ma solo uno ha riscosso la vincita. Denunciato.

Tre amici al bar, come la canzone di Gino Paoli o quasi, decidono un giorno di fare una colletta e di tentare la fortuna col Gratta e Vinci.

Ad uno di loro viene assegnato il compito di acquistarne 3 e poi, in caso di vincita, di dividere il “bottino”. Sono trascorsi 3 anni da quel giorno e la storia si è vissuta pressoché tutta in Tribunale.

Verona uomo rischia il carcere per non aver diviso la vincita del Gratta e Vinci

Una grossa botta di fortuna si è rivoltata contro tre amici che hanno deciso di mettere una somma comune e acquistare dei biglietti del Gratta e Vinci sperando poi di dividersi la vincita. Invece le cose sono andate molto diversamente.

Per un operaio di Verona sono stati chiesti 3 anni di carcere e l’erogazione delle somme spettanti ai due amici (600 mila euro a ognuno dei due), con l’accusa di “appropriazione indebita”. L’uomo, come detto aveva comprato dei Gratta e Vinci ed era stato molto fortunato. Prima 8 milioni di euro e poi 20 milioni, per un totale di 28 milioni di euro.

Tutto questo denaro, però, al momento è sotto sequestro e resterà così fino a che la Giustizia non farà il suo corso. L’uomo è accusato di appropriazione indebita perché dopo la vincita avrebbe incassato il denaro senza dare un terzo ad ogni amico che aveva fatto la colletta.

Gli inquirenti sostengono che l’acquisto dei biglietti “è stato fatto in società” ecco perché è scattata la denuncia di due di loro quando il protagonista della vicenda si è preso tutti i soldi ed è “sparito”. L’uomo ovviamente si difende, negando di aver acquistato i tagliandi insieme agli amici, ma sembra che siano state trovate prove concrete del contrario.

Da indagini è emerso che quando si è presentato a riscuotere avrebbe detto al bancario di “avere il mandato a riscuotere anche per altre due persone”, affermazione confermata anche dal commercialista, a cui l’accusato si sarebbe rivolto per chiedere supporto tecnico circa la spartizione del denaro.

Non è la prima volta, purtroppo, che una grossa vincita crea scompiglio, caos nella mente, e fa commettere gesti estremi. Adesso l’uomo rischia tre anni di carcere e la restituzione del denaro trattenuto indebitamente.